Sabato 24 settembre ore 18.00 ai magazzini S Pietro di Formigine si terrà l’inaugurazione di Ubuntu, personale di Francesco Boni a cura di Giulia Caverni. La mostra durerà fino a Sabato 1 Ottobre.
Racconta Boni : “L’ubuntu è una cosa bellissima: è l’essenza, l’umanità di una persona. Io sono perché noi siamo. Lo spiega benissimo l’arcivescovo Desmond Tutu, citato anche dalla canzone degli U2, Silver and gold:

“Ubuntu è l’essenza dell’essere umano: è parte del regalo che l’Africa farà al mondo. Ha in sé l’idea di ospitalità, di cura per il prossimo e come fine il bene degli altri. Noi crediamo che una persona è tale solo attraverso un’altra persona e che la mia umanità è raggiunta se è legata indissolubilmente con la vostra.
Quando non riconosco la vostra dignità di esseri umani, allo stesso tempo nego anche la mia. Un essere umano solo è una contraddizione in termini, pertanto bisogna lavorare per il bene comune perché la vostra umanità appartiene all’umanità stessa”

Su frequenze Malawiane la mostra si apre con uno sguardo sui contrasti cromatici africani, per poi giungere in un’area di sosta in cui è possibile dialogare con l’essere umano.
Questa personale è tratta da un reportage in Malawi, nato per documentare il progetto di due associazioni: Equo e Solidale di Formigine (Mo) e Sotto Sopra, tra l’Umbria e il Malawi, gestita da David, malaysiano di doppia cittadinanza che si occupa di turismo sostenibile, formazione e di costruzione di pozzi.
Entrambe le associazioni Raccolgono fondi al fine di creare pozzi nei villaggi più lontani dalle fonti d’acqua.
Parte del ricavato dalla vendita delle foto sarà devoluto all’associazione.

Sabato 24 settembre
h: 18.00
Magazzini S. Pietro, Formigine (Mo)

 

 

 

mocu-boni-ubuntu-00Francesco Boni
A piedi scalzi, si avvicina al suo soggetto con discrezione. Non ama le forzature, attende senza fretta il momento più opportuno per cogliere l’istante. Trascinato dal suo sguardo zingaro è da sempre in un costante viaggio vicino, lontano.
Francesco Boni, classe 1979, di Casinalbo provincia di Modena.
Attivo come fotografo dal 2013 dice di se “Ho sempre avuto un gran bisogno di comunicare e ho provato diversi linguaggi; dopo essere passato per la musica, la scrittura e il disegno ho trovato nella fotografia il modo più immediato per raccontare. Robert Capa diceva che se le tue foto non ti piacciono significa che non ti sei avvicinato abbastanza. Per me la fotografia è un modo per stare vicino alle cose e osservarle. Per ascoltare prima di fare. È un modo di vivere”.