Presentato in anteprima nell’ambito dell’Estate Modenese 2018, con il patrocinio del Comune di Modena, Moby Dick segna una nuova tappa della ricerca artistica del Teatro dei Venti in relazione con la comunità e con i temi di un classico della letteratura mondiale. L’ambientazione marinaresca ed epica del romanzo di Melville incontra il suono arcaico delle botti della tradizione campana, in un lavoro costituito dalla riflessione filosofica sull’ignoto, dalla contaminazione tra linguaggi da occidente a oriente e dall’uso di una grande macchina teatrale.

La sete di vendetta di Achab e la brama di riconoscimento sociale dell’equipaggio meticcio del Pequod sono raccontati in uno spettacolo che porta in piazza 25 artisti, tra attori, musicisti, acrobati e tecnici, ai quali si integra la partecipazione di membri della comunità modenese, con un gruppo di cittadini, bambini e anziani, detenuti del Carcere di Modena e di Castelfranco Emilia, alcuni richiedenti asilo del Gruppo Marewa.

Chiamatemi Ismaele.
Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. 

Incipit del romanzo di Melville nella traduzione di Cesare Pavese.

Perché un gruppo di uomini decide di mettersi in viaggio? Melville trasse ispirazione dalla sua esperienza diretta su una baleniera, dai racconti di mare e dalla letteratura occidentale, ma si nutrì anche di quel nascente spirito americano che sognava la democrazia. Si può costruire un nuovo modello di società o la massa («the Mob») è condannata alla sopraffazione? Il celebre incipit in fondo è un invito al teatro: call me Ishmael, come a dire, facciamo che oggi sono Ishmael e vi racconto una storia, facciamo che un sogno di umanità torni a rivivere, facciamo che quest’illusione domani diventi realtà.

Con Alessio Boni, Oksana Casolari, Marco Cupellari, Daniele De Blasis, Alfonso Domínguez Escribano, Federico Faggioni, Talita Ferri, Francesca Figini, Davide Filippi, Hannes Langanky, Alberto Martinez,  Amalia Ruocco, Antonio Santangelo, Felix Pacome Tehe Bly, Mersia Valente, Elisa Vignolo.

E con un gruppo di cittadini, bambini e anziani della comunità modenese; detenuti del Carcere di Modena e di Castelfranco Emilia; richiedenti asilo del Gruppo Marewa – in collaborazione con Caleidos Cooperativa Sociale. Assistenza di scena a cura di Teatro Ebasko e Ciro Risi. Ideazione e regia Stefano Tè; adattamento drammaturgico Giulio Sonno; consulenza alla regia Mario Barzaghi; assistenza alla regia Simone Bevilacqua; direzione musicale Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo;

costumi a cura di Teatro dei Venti, Luca Degl’Antoni e Beatrice Pizzardo; disegno luci Alessandro Pasqualini; audio Nicola Berselli e Andrea Generali; scenotecnica e realizzazione macchine di scena Dino Serra e Massimo Zanelli; scenografie Dino Serra in collaborazione con il Teatro dei Venti.

Una produzione Teatro dei Venti, in co-produzione con Klaipeda Sea Festival (Lituania), realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il contributo del Comune di Dolo (VE) in collaborazione con l’Associazione Echidna.

Ingresso gratuito (fino a esaurimento posti: 1000)

Info e aggiornamenti sul sito: mobydick.theater e su www.teatrodeiventi.it
389 7993351
059 7114312
info@teatrodeiventi.it

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Dopo l’anteprima di Modena, lo spettacolo sarà presentato in prima nazionale il 16 giugno a Carpi (MO) nell’ambito di Concentrico Festival, il 7 luglio a Dolo (VE), il 26-27-28 luglio a Klaipeda (Lituania).