Ogni anno, il 25 aprile, si celebra l’anniversario della Liberazione d’Italia. A Modena però le celebrazioni iniziano qualche giorno prima: il 22 aprile, anniversario della liberazione della nostra città.

A questa data è stato intitolato un parco, costruito nel 1976 sull’area anticamente occupata da villa Pentetorri, gravemente danneggiata durante un bombardamento aereo nel 1944, di cui rimane a testimonianza uno dei cancelli d’ingresso con le relative colonne murarie su un’area verde nella parte centrale del parco.

A Modena si sente parlare spesso di questa area verde, purtroppo inserita quasi quotidianamente nelle pagine di cronaca cittadina. Questo spazio però non è solo quello che si legge, anzi, è molto altro: è un’area che si estende per 91.201 mq, al cui interno è possibile trovare un palco fisso e tante aree attrezzate per lo sport, per la musica e il ballo, per gli amanti dello skate e del pattinaggio, del calcio e della pallavolo e anche del ping pong, grazie a tavoli sparsi in tutto il perimetro. All’interno del parco è presente anche un bar ed un’ampia area con giochi per bambini. Fanno da cornice al parco aree relax, una pista ciclo pedonale e due laghetti con tante fontanelle.

 

Ed è proprio questa visione del parco 22 aprile che Alice, Samuele e Alberto vogliono fare conoscere ai residenti della zona e a tutta la città, grazie al progetto Un parco per regalo. Noi di MoCu li abbiamo incontrati e ci siamo fatti raccontare cosa sta succedendo da un po’ di tempo all’interno di questo bellissimo pezzetto della nostra città.

 

Com’è nata e da chi l’idea di prendersi cura del parco, di farlo vivere?

L’idea Un parco per regalo è nata da un gruppo di ragazzi del laboratorio l’Eretica di Modena che, con amici residenti nel quartiere Crocetta ed altri volontari frequentatori del parco, hanno deciso di lanciare questa iniziativa rivolta in particolare ai giovani della zona. L’idea è partita dalla grande voglia di aggregare ragazzi all’interno di quello che tutti noi consideriamo uno dei parchi più belli della città.

 

Perché proprio il parco XXII aprile?

Abbiamo scelto il parco 22 aprile perché siamo frequentatori del parco e crediamo vivamente che ci siano la voglia ed il bisogno di fare comunità in questa zona ricca di storia.

Crediamo che questa iniziativa dal basso possa svegliare la coscienza dei ragazzi e dimostrare che ci si può prendere cura della “cosa pubblica” senza delegare sempre alle istituzioni.

 

 

Operativamente, cosa state facendo al parco?

Abbiamo iniziato a sistemare i campetti (calcio, pallavolo e basket) e le strutture sportive del parco. Dare una possibilità di aggregazione ai giovani nel parco crediamo sia fondamentale per vivere la zona ed il quartiere. Inoltre abbiamo buttato giù idee per ulteriori strutture sportive che ci sono state chieste anche da varie comunità di ragazzi italiani e stranieri residenti dell’area come un campo da cricket, un campo da sepak trakaw e rampe da skate.

 

Attraverso questa iniziativa siete entrati in contatto con altre realtà, siano queste singole persone o associazioni. Che riscontro avete avuto?

Abbiamo iniziato un’azione di volantinaggio sulla zona cercando di coinvolgere più giovani possibili, parlando con le persone, andando casa per casa, al parco, per strada e nelle scuole.  La risposta del quartiere è stata molto positiva: c’è la voglia di cambiare la percezione delle persone su una zona della città etichettata tutti i giorni come luogo di degrado e spaccio. Stanchi delle solite politiche securitarie crediamo che uno dei punti fondamentali della nostra iniziativa sia quello di far rivivere il parco portandoci i ragazzi a giocare e non militarizzando l’area come spesso succede nelle nostre città.

 

Se qualcuno fosse interessato a dare un contributo di vario genere alle vostre iniziative come può fare?

La nostra iniziativa è aperta a tutti quelli che vogliono partecipare e abbiamo realizzato un volantino per promuovere il progetto. Siamo presenti sul parco il sabato pomeriggio per continuare i lavori di ripristino dei campetti. Vi aspettiamo!