E se l’arte sposasse il Lambrusco? È successo ed è nato il progetto ‘Ad Arte’, una fusione tra passione per il territorio e bellezza. Protagonisti di questo racconto dai colori autunnali sono il locale Opera 02 – nella persona del proprietario Enrico Montanari – il lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP di Ca’ Montanari e l’illustratore Federico Bertoni. A fare da collante tra loro Giulia Caverni, a cui è venuta l’idea: far rappresentare a giovani illustratori emiliani tre etichette di punta del Lambrusco dell’azienda agricola di Ca’ Montanari, per creare una collezione esclusiva a tiratura limitata.
“Ad Arte è nato dalla voglia di fare qualcosa di bello – racconta Giulia- . Desideravo creare qualcosa che unisse l’arte alla tradizione del lambrusco di Castelvetro, qualcosa che desse la possibilità ai tanti giovani talenti che risiedono in Emilia di potersi esprimere su un’altra nostra grande opera d’arte, il lambrusco. Così tra una chiacchiera e un bicchiere mi sono messa a parlare con una mia amica, Sara Lodergnani, che lavora all’Opera 02. Lei mi suggerì di proporlo a loro. Beh, la proposta piacque sin da subito ad Enrico e partimmo”.
Oggi abbiamo trecento bottiglie con le etichette illustrate, cento per ogni tipo di vino, in vendita da questo mese insieme alla stampa dell’illustrazione firmata dall’artista, entrambe a tiratura limitata. Il primo giovane artista chiamato a interpretare toni, sapori e profumi del vino è Federico Bertoni, classe 1990, uscito dall’accademia internazionale di Comics a Reggio Emilia. Primo perché l’idea è di continuare coinvolgendo ogni anno un artista diverso.

Rappresentare le caratteristiche organolettiche dei tre lambruschi in una specie di accompagnamento alla degustazione illustrata è una sfida non da poco: ecco perché Federico ha incontrato il sommelier di Opera 02, che gli ha spiegato le tre anime del vino soffermandosi su tutte le loro sfumature. Federico ci ha visto tre ragazze molto diverse l’una dall’altra, unite in un fil rouge Art Nuveau in omaggio ad Alfons Mucha. Così prendono vita Opera Pura, che “nella sua pienezza si adagia in una posa regale su un fogliame di viti”, Opera Rosa -“a passi di danza classica svela con freschezza il suo tulle spumeggiante, in un cielo rosato che profuma di fragola”- e Opera Secco, che “con le sue vesti rosso rubino volteggia su un letto di amarene mostrandosi in tutta la sua vivacità”.
Punti forti del progetto? “I giovani artisti hanno la possibilità di farsi conoscere – spiega Giulia- , hanno una vetrina (all’Opera 02 ci sono molti clienti che vengono da fuori, anche molti stranieri). Ca’ Montanari paga loro le spese di stampa delle stampe. Di queste tutto il ricavato va all’artista, mentre l’azienda Montanari si ritrova delle etichette d’autore gratuite. Il tutto nell’ottica di riprendere la tradizione del Lambrusco unendola alla tradizione artistica emiliana, italiana, enfatizzando il valore del territorio e delle sue tradizioni”. Un omaggio alla bellezza, capace di prendere le forme più diverse.