In uno dei luoghi che hanno fatto la storia culturale di questa città, ovvero la Fondazione Collegio San Carlo, ho incontrato una donna coraggiosa, creativa e mai ferma: la professoressa e artista Antonella Battilani, per parlare di A.N.N.A..

Parlando con Antonella ho percepito la voglia di cambiare le regole che a volte vincolano ancora degli spazi istituzionali come il Collegio San Carlo. Già l’anno scorso aveva iniziato questo percorso atto a rivalorizzare spazi noti e accademici invitando l’artista Chiara Pergola con l’installazione ‘Passanti InDoor’: in questo caso la percezione dello spazio (la Sala Dei Cardinali) veniva reinventata da lame di specchi poste sul perimetro della sala che ne mutavano la geografia attraverso le luci e le ombre create dal passaggio del sole.

Antonella, attraverso l’Istituto Statale D’Arte A.Venturi, ha da anni attivato degli stage degli studenti in diverse realtà creative locali: una di queste è Delumen, un laboratorio d’idee nato nel 2013 che si occupa di installazioni, mapping, 3D video, audio. Il direttore artistico è Raoul Battilani, coadiuvato dal project manager Angelo Santimone.

Grazie a questa sinergia ha dato la possibilità alla combo modenese di creare una delle più incredibili e innovative installazioni che Modena, ma soprattutto la Fondazione Collegio San Carlo, abbia mai ospitato.

Si chiama A.N.N.A. : è il palindromo e nonché l’acronimo [Artificial Network Neural V.1.0]  che da vita a questa installazione all’interno della barocca Sala dei Cardinali, un’esperienza che ti immerge sia fisicamente che sensorialmente in uno spazio dove si  “respira una dimensione materna”, un grembo fatto di luce e suoni. Tecnicamente è un mapping procedurale che sviluppa una sequenza di animazioni a partire da un’elaborazione dell’affresco da cui discendono frequenze sonore che si legano in chiave sintetica al movimento, al colore e alla dimensione dei contenuti grafici generati. Gli affreschi interagiscono con la luce emanata dall’algoritmo che li rende inusuali, lo specchio posto sul pavimento della sala raddoppia ed esalta quello che avviene sulla volta.

Un vero trip psichedelico! Sarei rimasto delle ore a guardare quante varianti generava l’algoritmo. Parte integrante dell’installazione è anche la Galleria d’Onore dove si assiste, attraverso luci e suoni, al passaggio per entrare dentro il grembo di A.N.N.A.

Un’esperienza da non perdere per chi ama l’abbinamento tecnologia e arte!

Va detto, a onor del vero, che questa installazione si inserisce nell’ambito dell’anno accademico 2016/2017 dedicato al tema della Tecnica, un ciclo di conferenze e di workshop con le scuole superiori di Modena e provincia. Anche questa attenzione alla tecnologia fa parte del percorso  che la FSC ha attivato per la crescente richiesta da parte dei millenials di avere tools sempre più strutturati e integrati con la cultura del nostro tempo e con quella filosofica.