Il progetto “Classi in Scena”, al suo undicesimo anno di vita, è ideato e realizzato dall’Associazione Culturale STED, una realtà teatrale che opera sul territorio modenese da oltre 25 anni. La squadra di Classi in Scena è composta da artisti professionisti, tra attori, musicisti e danzatori, inseriti nel tessuto culturale cittadino e formati in contesti nazionali e internazionali.  Sono: Tony Contartese, Marco Marzaioli, Giacomo Stallone, Bianca Ferretti, Catia Gallotta, Saverio Martinelli, Marina Meinero, Camilla Corsi, Alessandro Lori, Luca Perciballi, Irene Girotti, Martina Monaco, Francesca Martignetti e Valentina Marroccolo.

Patrocinato dal Comune di Modena (Assessorato alla Cultura e Assessorato all’Istruzione), e dai Comuni di Carpi e Sassuolo, Classi in Scena ha l’obiettivo di offrire alternative di approccio al sapere e nuove modalità di istruzione attraverso il teatro, che entra in aula in tutta la sua totalità e il suo fascino, rompendo il confine tra spettatore e artista per dare spazio a una nuova catarsi del testo. L’aula diventa luogo esperienziale e si trasforma in palcoscenico. Gli attori recitano in classe coinvolgendo gli studenti e sviscerando temi che richiamano l’attualità, favorendo in questo modo la riflessione e il dialogo.

Il progetto è rivolto alle Scuole Medie inferiori e Superiori di Modena e provincia e gli spettacoli possono essere presentati all’interno delle classi o nelle aule magne delle scuole o, laddove possibile, nei teatri cittadini. La proposta spazia da i classici di William Shakespeare, come Otello e Amleto, passando per il teatro assurdo di Beckett, per arrivare a Pirandello o a spettacoli costruiti da giovani attori sui temi che li coinvolgono nella quotidianità. Gli insegnanti selezionano gli spettacoli da proporre in classe anche in base al programma scolastico e alle esigenze degli studenti e il costo è interamente a carico degli studenti stessi.

In una realtà dove linguaggio e ritmo della comunicazione cambiano quotidianamente e tutto si raggiunge con estrema immediatezza, questo progetto è capace di attivare gli studenti attraverso canali teatrali stimolanti e che permettano loro di vivere un testo con gli stessi input che derivano da strumenti più vicini al loro tempo, come i film, internet, cellulari o videogiochi. Lo studente molto spesso vive le curiosità e gli interessi in maniera isolata e non sa rapportarsi fisicamente con l’altro o con la classe. In una dimensione privata e solitaria non è quindi possibile alimentare la sua reattività e canalizzare l’energia in un’iniziativa corale ma con Classi In Scena si rompe la quarta parete, la tradizionale lezione in classe viene “demolita” insieme ai falsi cliché che nella mente dei ragazzi sono radicati come falsa idea del sapere.

Nel contesto in cui viviamo non è più sufficiente insegnare la materia in maniera esclusiva; è essenziale invece accenderla e rivitalizzata dotandola di voce propria, per suscitare negli studenti impulsi suggestivi che lo colpiscano e lo portino ad interagire con gli altri. Ecco allora che con Classi in Scena, l’attore e il regista riportano in aula la dimensione affascinante della teatralità accompagnando ragazzi e insegnanti a rivivere l’esperienza di un testo teatrale. Il coinvolgimento all’interno dell’aula è incitato dagli attori e dal regista che, come unica visione, guidano i presenti a svelare le dinamiche racchiuse nei temi e nell’idea che l’autore, attraverso la pièce e i personaggi, ha voluto esprimere. Lo scopo è di riportare in vita il testo spostando l’asse temporale della discussione ai giorni d’oggi e cercando di trovare un nesso tra l’artista che lo interpreta e lo studente che lo ha letto o studiato. Artista e allievo (personaggio e studente) creano in questo modo un legame empatico e inscindibile, dialogano come parti di una parte, come punti di un unico progetto.