Raccontare i territori, o meglio, le storie tra Modena e Bologna (come suggerisce il gioco di parole MoBo’s Stories), partendo da un prodotto che di quelle zone è l’eccellenza più nota: il tortellino.

Questo è l’obiettivo del progetto ideato dal giovane modenese Dario Ruscetta: una guida narrativa di oltre 300 pagine, fatta di storie che aiutano a costruire una storia più grande, quella del territorio, e a suggerire un’idea di turismo differente visto da una prospettiva inusuale e preziosa.

In un’epoca in cui tutto viene mostrato in 140 caratteri e una foto, ho deciso di uscire per strada e incontrare chi le Storie potesse raccontarmele davvero, camminando, lavorando oppure sedendosi a tavola per mangiare insieme.

Dario Ruscetta

A tenere insieme le fila delle storie di piccole realtà rurali e contadine, ristoranti, botteghe, ma anche b&b, ci sono le oltre 100 fotografie e mappe illustrate realizzate da Emanuele Bacchelli insieme ad un racconto scritto dallo stesso Dario Ruscetta sullo sfondo dei territori descritti nella guida.

MoBo’s Stories vuole essere il primo volume di un progetto più ampio: le guide gastro-turistiche Lomadic Food Circus, dove Lomadic è il gioco di parole tra Local (locale) e Nomadic (nomade), ovvero pubblicazioni sui territori italiani, la cui lettura sarà immersiva ed  esperienziale.

Il progetto, per prendere davvero forma e diventare realtà, ha bisogno dell’aiuto di ciascuno di noi: è infatti attivo un crowdfunding grazie al quale chi contribuirà riceverà il volume insieme a tante reward. La campagna è attiva sul sito Ideaginger.it

 

Perché il crowdfunding?

Un progetto come il Lomadic Food Circus è fatto dalle persone per le persone, esula dalle “classiche” leggi di mercato e vuole essere una vera e profonda rivoluzione; per questo motivo Dario Ruscetta ha scelto di partire “dal basso”, dal crowd, quindi dalla folla, in poche parole: da ognuno di noi!

Senza questa componente il progetto rimarrà solo un’idea, poiché non esiste un grande editore alle spalle o uno sponsor a sostenere le spese.

Tutte le attività presenti all’interno della guida sono state inserite a titolo completamente gratuito per due motivi. Il primo, il rispetto: si tratta di piccole attività artigianali e non sembrava corretto chiedere loro dei soldi, fossero stati anche solo 50€ di rimborso spese, specie dal momento che ognuna di loro è costantemente tartassata da richieste pubblicitarie di ogni tipo.

Il secondo, la verità: la gratuità dell’inserimento ha portato ad incontri veri e sinceri, fatti solo di convivialità e racconti onesti, senza alcuna patina dettata dal marketing o dalla necessità di promuovere un prodotto particolare al solo scopo di vendere.

Il desiderio più grande di ognuna di queste realtà è quello di essere visitate e conosciute da persone gentili e rispettose.


 

Nelle prossime settimane, prima del termine del crowdfunding, avremo modo di incontrare Dario e scambiare qualche domanda, per entrare nel vivo di questo progetto che ci ha appassionato fin dal primo momento in cui ce ne hanno parlato, quindi rimanete sintonizzati e aiutateci a parlarne perché possa presto diventare realtà!