“Cate Blanchett l’unica vera protagonista!”
Nulla di nuovo se non fosse per il fatto che, sto giro, la Blanchett unica protagonista lo è davvero.

L’attrice veste i panni di 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento celebrato attraverso intensi monologhi nutriti dai pensieri di Kazimir Malevich, André Breton, Jim Jarmusch e tanti altri leader culturali.

Il manifesto del partito comunista viene raccontato da un clochard, i motti dadaisti da una conturbante vedova al funerale del marito: già al funerale del marito perché questi personaggi proclamano le varie correnti di pensiero del ‘900 nella loro quotidianità, in contesti odierni.

Manifesto è tratto da una videoinstallazione dell’artista Julian Rosefeldt che la rielabora in una trasposizione cinematografica.

L’opera viene presentata in anteprima mondiale al Sundance Film Festival, dove ha riscosso gran successo.

Il progetto dell’artista monegasco Julian Rosefeldt, nasce nel 2015 ed è fruibile per la prima volta dal pubblico all’Australian Centre for the Moving Image di Melbourne, successivamente alla Nationalgalerie di Berlino per vagare poi in altre città.

Nelle sale italiane con distribuzione limitata: da ieri fino a mercoledì 25 ottobre. Al cinema Astra di Modena unica proiezione stasera ore 21.00.

Le premesse sono Ottime e stasera noi di Mo.Cu. andiamo all’Astra per vedere se queste verranno mantenute.

https://youtu.be/TOSao1yOBeU