Sabato 5 dicembre, grazie alla partecipazione di Soliera alla 16^ Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Italiani, con il contributo del Comune di Soliera e della Fondazione Campori, la mostra Arnaldo Pomodoro. {sur}face dell’artista del Montefeltro sarà virtualmente visitabile grazie a una video-performance sotto il nome di Beyond the mask, trasmessa sul sito web www.solieracastelloarte.it e sui canali social del Castello dell’Arte (Facebook e Instagram).

Palcoscenico saranno l’Obelisco per Cleopatra, dell’artista stesso, in Piazza Lusvardi, lo scalone del Castello Campori e i capolavori presenti in mostra, in particolare i bassorilievi e il bozzetto in bronzo dell’opera ambientale Ingresso nel labirinto, realizzato appositamente per Soliera, specchio dell’intero lavoro dello scultore.

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Protagonista della performance Francesca Krnjak, in arte Parolabianca, artista poliedrica che si muove tra danza, teatro e musica, che nelle vesti di Cleopatra anima con i suoi gesti la maschera originale di Cesarione, realizzata da Arnaldo Pomodoro nel 1989 per la messa in scena de La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina. Le riprese e il montaggio realizzati da Matteo Luppi.

Mostra e Obelisco per Cleopatra sono stati presentati e inaugurati il 17 Ottobre scorso. La prima, visitabile fino al 10 Gennaio 2021, è momentaneamente sospesa nel rispetto delle ultime restrizioni dovute al Covid-19. In collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, sarà però possibile seguirla online sui canali social della Fondazione, grazie al lancio di due nuove rubriche, Opere nel mondo e Storie dall’Archivio, insieme alla pubblicazione di diversi contenuti inediti riguardanti la mostra.

Il secondo, invece, è stato implementato in pianta stabile per i successivi tre anni: emblema entrambi di uno dei più grandi scultori viventi la cui arte ha influenzato e segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano con opere presenti in tutto il mondo.

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{sur}face

L’esposizione a cura di Lorenzo Respi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, insieme al contributo della Regione Emilia Romagna nell’ambito del bando straordinario per la rivitalizzazione dei centri storici, è stata prodotta da All Around Art in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, conferendo al contesto storico e architettonico di Soliera una vocazione prettamente contemporanea.

Il titolo, {sur}face, si avvale della sovrapposizione dei termini superficie (surface) e viso (face), proponendo e assumendo una concezione interpretativa grazie al connubio delle due parole scelte come chiave di lettura e trasposizione dell’intero approccio artistico dell’autore.

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Roberto Solomita, sindaco di Soliera, Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi all’inaugurazione di {sur}face. Foto di Matteo Luppi

Arnaldo Pomodoro nasce a Morciano di Romagna nel 1926, trascorrendo infanzia e formazione presso la città di Pesaro, e venendo infine adottato da Milano nel 1954, dove ha scelto di condurre la propria vita, artistica e non.

Le opere degli anni Cinquanta si distinguono per un approccio singolare che verrà utilizzato ampiamente all’interno delle strutture e scenografie teatrali, mentre nei primi anni Sessanta sperimenta la dimensione tridimensionale studiando la possibilità di produrre forme in geometria solida che, in contrapposizione alla loro dura e lineare compostezza, vedono l’introduzione di aperture e inserti che ne squarciano il lucido bronzo: essi sono la sublimazione dell’intera concezione artistica di Pomodoro, ravvisabile anche nella mostra {sur}face e in Obelisco per Cleopatra.

I progetti scenici, le grandi opere e le installazioni ambientali sono le testimonianze tangibili che l’uomo-artista ha cercato instancabilmente la complessità della realtà nelle forme perfette, corrodendole con un potente segno informale, istintivo ma sempre razionale, in grado di svelare l’inganno dei sensi quando la vita è vissuta solo superficialmente.

{sur}face è un viaggio in timelapse nell’interiorità di Arnaldo Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creatività e orientato il suo sguardo critico verso la vita e la storia.

La maschera teatrale che indossa l’attore consegnando la ribalta al suo personaggio e il labirinto sotterraneo che disorienta avvolgendosi incessantemente su se stesso sono i confini di uno spazio mentale dentro cui Arnaldo Pomodoro fatica a delimitare il suo anelito d’infinitezza, metafora di libertà e di serenità che ogni essere umano dovrebbe meritare.

{sur}face è un’esperienza totale, spaziale e virtuale, analogica e digitale, per conoscere l’uomo.

Lorenzo Respi, curatore

La mostra, realizzata con il supporto di Le Gallerie Shopping Center, Esselunga e Granarolo, si articola in due parti comprendenti in tutto sette sale espositive con l’ausilio di una sala interamente dedicata ai più piccoli, in quanto pensata con opere “ad altezza di bambino”, più l’arricchimento con visite guidate e laboratori didattici curati dal Dipartimento Educativo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera.

La prima parte del percorso si apre con la suggestiva messa in scena per la Passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina (1989), presentandone i costumi di scena originali, i disegni preparatori e le bozze scenografiche, accompagnati dalle fotografie e dai video dello spettacolo.

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Continuando, la seconda parte della mostra ci accoglie raccontando la genesi dell’opera ambientale di 170 mq, Ingresso nel labirinto, nata nel 1995 nei sotteranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano (già sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro), realizzata in fiberglass patinato con foglia di rame, attraverso i rilievi Untitled (fiberglass, 2005) e Continuum (bronzo, 2010) e Ingresso nel labirinto, studio (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per la mostra in questione.

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Infine, l’ultima sala propone al pubblico l’esperienza Labyr-into: una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea e la prima in assoluto dedicata a un’opera di Arnaldo Pomodoro, realizzata da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo, basandosi sulla tecnologia Gear VR Oculus RifT.

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Il progetto costituisce una libera e diversa interpretazione di Ingresso nel labirinto, in versione 3D, concedendo un’esperienza suggestiva grazie a una realtà virtuale multisensoriale e aggiundicandosi l’appellativo di opera nell’opera oltre che dentro di essa.

Su Ingresso nel labirinto, lo stesso Pomodoro la definì “una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi”.

L’ultima stanza, visitabile attraverso un Digital tour promosso dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, è dedicata al Conte di Cagliostro, alchimista settecentesco e inventore del cosiddetto “elisir di lunga vita”, che terminò i propri giorni nella fortezza di San Leo, nel Montefeltro.

 

Obelisco per Cleopatra

Nondimeno, l’Obelisco per Cleopatra, concesso per un triennio al Comune di Soliera, è un’opera monumentale di 14 metri per un peso di ben 9 tonnellate di acciaio corten e bronzo: il primo conferisce alla struttura sfumature e colorazioni cromatiche variabili nel e col tempo, volubile e transitoria nella sua estetica così come il luogo che la ospita, in quanto elemento non solo ambientale ma prima di tutto urbano e quindi vicino ai cittadini.

Progettata nel 1989 per la messinscena di Cleopatra, verrà poi realizzata nel 2008 con quattro facce verticali rappresentanti una serie di segni emblematici e simbolici, rimandanti ai geroglifici egizi e al segno informale.

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In occasione dell’inaugurazione della mostra, svoltasi lo scorso ottobre, il sindaco Roberto Solomita ha affermato

La presenza magnetica dell’Obelisco per Cleopatra che per tre anni abiterà la piazza di Soliera, dà la misura immediata di quanto sia cruciale l’apertura ai linguaggi dell’arte contemporanea per consolidare l’identità culturale della nostra città.

Grazie al percorso, intimo e straordinario, all’interno dell’opera di Arnaldo Pomodoro, il Castello Campori conferma la propria vocazione al contemporaneo, come luogo in grado di accogliere il visitatore e di accendere curiosità profonda.

Erano inoltre presenti l’artista stesso, il curatore Lorenzo Respi e il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

L’esposizione, qualora tornassero le condizioni normali, sarà visitabile il sabato, la domenica e nei giorni festivi con orario 9,00 – 13,00 e 15,00 –19,30 a ingresso gratuito.

Infine, nella sala consiliare del Comune di Soliera, è esposta l’opera di Emilio Isgrò, Open Up Arnaldo (2007).