Dal Concettuale in poi suona strano che il costo di carta e penna sia influente nello stabilire il valore complessivo di un’opera, eppure quando si parla di disegno l’idea di una tecnica inferiore, povera e relegata a fase preparatoria, è dura a morire.

Il disegno su carta per sua natura richiede un costo ridotto del materiale rispetto, per esempio, a pittura e scultura: questo contribuisce a non farla accedere con facilità ai “piani alti”.

Nel 2020, a settant’anni dalle neo avanguardie storiche, date per digerite le querelles su cosa può o non può essere un’opera d’arte e vivendo in un mercato globale veloce, troppo veloce che permette di avere con un click qualsiasi materiale, ha senso che il valore economico del materiale influisca sul giudizio di valore complessivo dell’opera?

Negli ultimi dieci anni la nascita di fiere del settore, quali ad esempio Wop Art, Salon du Dessin, Drawing Room, la nostra biennale del disegno di Rimini, realtà dedicate come Papel e il maggior spazio che biennali e fiere già consolidate stanno dando al disegno, sembrano delineare un suo scenario. Perfino le case d’asta non fanno eccezione, le recenti aste primaverili di Christie’s e Sotheby’s hanno dedicato diverse vendite alle “Oeuvres sur Papier”.

Scrollandosi di dosso stantii preconcetti, il disegno sta contribuendo a svecchiare il mercato dell’arte rendendolo più inclusivo e alla portata di tutti.

Andrea Losavio, in quanto gallerista votato al disegno, attraverso un viaggio che parte dalla Spagna di Goya passando per il Belgio di Stephan Mandelbaum fino ad arrivare nel bel paese con DEM, ci suggerisce le novità più interessanti sul disegno.

 

Francisco Goya

Partiamo dalla Spagna e da un grande Maestro del passato.
Imperdibile il volume edito da Skira, il Cuaderno C.

Il testo è la riproduzione fedele, pressoché anastatica di uno dei quaderni disegnati da Goya fra il 1808 e il 1814, Cuaderno C è una pubblicazione realizzata in collaborazione con il Museo Prado di Madrid.

Il Museo spagnolo ha voluto celebrare il genio di Goya organizzando la più grande mostra di disegni del Maestro e per l’occasione è stato riprodotto Cuaderno C custodito in originale dallo stesso Prado. È eterogeneo il contenuto dell’opera: centotrenta disegni fra scene di vita quotidiana, immagini oniriche, scene di crudeltà nelle prigioni per mano della Santa Inquisizione e disegni satirici irridenti i costumi dissoluti degli ordini monastici spagnoli.

 

Papeleo cuadernos Drawing Room

Rimanendo in terra spagnola ma proiettandoci al contemporaneo, il quarto volume edito dalla fiera dedicata al disegno contemporaneo, Drawing Room di Madrid e Lisbona, è dedicato proprio al panorama del disegno contemporaneo italiano, curato da Antonio De Falco.

A questo proposito, un invito anche a visionare il breve video relativo alla fiera Drawing Room svoltasi a Lisbona in ottobre che, pur limitata per ragioni sanitarie alle sole gallerie portoghesi (si tratta di una delle pochissime fiere che si sono svolte in presenza), risulta interessante rispetto alle più recenti tendenze del disegno contemporaneo.

 

Stephan Mandelbaum

Altro volume che consiglio caldamente è dedicato a un artista belga molto poco conosciuto, morto giovanissimo, assassinato nel 1986 a soli 25 anni in circostanze misteriose; la morte violenta pare in relazione a un furto di un’opera di Modigliani: ciò ha contribuito al culto del personaggio. Figlio di immigrati polacchi ebrei, Stephan Mandelbaum è meteora nel firmamento dell’arte contemporanea e del disegno da scoprire e valorizzare. Straordinari per intensità e ambiguità, i suoi ritratti a penna e pennarelli su carta, con deformazioni espressioniste e accenni all’arte “irregolare” di artisti celebri quali l’amatissimo Francis  Bacon e Pier Paolo Pasolini. Ossessionato dalle persecuzioni naziste realizzerà impressionanti ritratti di Goebbels, disegni tutti raccolti nel bellissimo volume che porta il suo nome, catalogo della mostra indimenticabile che ho visitato al Centre Pompidou a Parigi poco prima dell’emergenza sanitaria: Stephan Mandelbaum, edizioni Centre Pompidou-Dilecta.

 

RectoVerso

Altro libro di uno dei, a mio avviso, più geniali artisti del disegno del Novecento, riconosciuto  fra i principali protagonisti dell’Art Brut.

Le opere di Carlo Zinelli sono state peraltro esposte anche a Modena, durante il FestivalFilosofia 2015 nella mostra Nel Tempo del Finemondo Carlo Zinelli e Mario Marini, un artista e il suo dottore, nei magnifici cortili del complesso San Paolo. Il libro è edito dal Museo di Art Brut di Losanna, museo che merita sempre una visita, per l’originalità delle proposte temporanee e per la ricchezza della Collezione in permanenza, fra cui le 100 carte realizzate da Zinelli, (acquistate da Dubuffet e donate appunto al museo svizzero), costituiscono il nucleo principale.

 

Travel Book/Carnet de voyages

Per gli appassionati di viaggi, segnalo la collana edita da Luis Vuitton, poco nota in Italia, dove i libri non sono di facilissima reperibilità. Questa collana è davvero ben fatta e vanta ormai quasi cinquanta titoli. Ogni libro è dedicato a una città o a un paese, disegnati da un solo artista, solo immagini, nessuna parola, bel formato maneggevole e riproduzioni perfette, ogni volume oltre cento pagine di disegni.

Tanti gli artisti all’opera per la collana e purtroppo fino a oggi un solo italiano Lorenzo Mattotti che ha raccontato il Vietnam (ma presto sarà in buona compagnia, progetto ancora top secret!). Tra gli autori da ricordare: Cherie Samba ha disegnato Parigi, Daniel Arsham l’Isola di Pasqua, Jean Philippe Delhomme New York,  Thomas Ott la Route 66, Miles Hyman Roma e fra le novità Marcel Dzama che ha disegnato il Marocco, Mariscal Los Angeles, Pavel Pepperstain Praga e Blaise Drummond l’Artico.

 

ABC

Avvicinandoci a casa, il magnifico libro dal titolo ABC, edito da Zooo Print and Press, Bologna, che rappresenta al meglio la poliedricità ed eccentricità di uno degli artisti più versatili e intelligenti della scena italiana: DEM, fra street art di grandi muri dipinti, installazioni naturali quali riti sciamanici liberatori, sculture in ceramica e disegni su carta. Immagini alternate con ritmo incalzante per un volume graficamente impeccabile.

 

Anni molto animati, Carosello, SuperGulp e Comix

Concludo con produzioni editoriali “nostrane”. Per gli amanti dei cartoni animati e per i nostalgici di Carosello, segnalo l’interessante pubblicazione Anni molto animati, Carosello, SuperGulp e Comix, catalogo della mostra organizzata dai Musei Civici di Modena a cura di Stefano Bulgarelli, mostra purtroppo interrotta per l’emergenza sanitaria.

Immersione negli studi modenesi che, dagli anni ‘50, hanno fatto la storia del disegno animato italiano, Edizioni Franco Cosimo Panini, 200 pagine, 2020.

 

Produzioni editoriali d406

Fin qui ve la posso raccontare, libro di disegni di Bastardilla, Ericailcane e Hitnes, testimonianza disegnata di una loro esperienza di vita in un villaggio dell’Amazzonia colombiana.

Il portfolio Decreto Obsoleto a tiratura limitata, racchiuso in un prezioso box realizzato a mano dall’artista modenese Fabrizio Loschi, costituito da ventidue riproduzioni numerate e firmate dei disegni a penna biro realizzati da Loschi nel periodo del recentissimo lockdown, raffinato oggetto d’arte quale atto di resistenza e di necessaria riflessione ai tempi della pandemia di Covid-19.

Per chi ama il vecchio vinile, il disco con copertina apribile e booklet, contenente la riproduzione dei disegni degli artisti Daniele Galliano e Pierluigi Pusole, per l’occasione musicisti del progetto Compagnia di Musica Popolare Terrestre.

 


Andrea Losavio

Andrea Losavio, direttore della galleria d406, è una figura di riferimento del panorama contemporaneo nonché fra i principali esperti di disegno su carta tanto da far parte dal 2016 del Comitato Scientifico della Biennale del Disegno della Città di Rimini.

Dal 2019, Andrea Losavio collabora con i Musei Civici della Città di Modena per la riscoperta e valorizzazione del fumetto e dell’animazione modenesi.

Fondata nel 2002, la d406 si contraddistingue sin dall’inizio per l’interesse al disegno su carta e al cinema di animazione, esteso poi anche al movimento underground della street art o arte pubblica, su impulso dell’esperienza della galleria Avia Pervia, fondata nel 2009 e assorbita dalla d406 tre anni dopo.

Nel corso degli anni all’attività espositiva, con a tutt’oggi oltre un centinaio di appuntamenti sul disegno contemporaneo, è stata affiancata quella editoriale. Con la pubblicazione di circa cinquanta titoli: si tratta di “libri a progetto”, tutti dedicati all’opera di disegnatori proposti negli anni in galleria.

I volumi hanno distribuzione a livello nazionale e alcuni titoli sono distribuiti anche in altri paesi europei, Francia e Germania soprattutto.

La galleria annovera numerose collaborazioni con enti pubblici come Emilia Romagna Teatro Fondazione e FestivalFilosofia.