Si gira Master of None a Modena. Ok, ma cos’è Master of None? Un approfondimento seriale sulla serie TV che sta “occupando” la città.

Molti modenesi non se ne accorgeranno neppure, altri non daranno importanza ai cartelli che fino al 1 settembre punteggeranno il centro – vietando temporaneamente l’accesso ad alcune strade o il parcheggio – finché magari non troveranno una multa sul cruscotto. Ma per noi appassionati di serie TV sta per verificarsi un evento di estremo interesse: per la prima volta a memoria d’uomo, una produzione televisiva di grande prestigio sceglie la nostra bella e piccola città come set. Dopo una prima stagione girata interamente a New York, il secondo anno della comedy Master Of None sarà infatti ambientata in Italia, per quello che sarà praticamente un mini tour del paese e che prevede fra le tappe proprio Modena, che ha conquistato il protagonista Aziz Ansari sia per le sue architetture che per il suo gnocco fritto.

Il miglior modo per scoprire la serie è vederla su Netflix e farsi un’idea autonomamente, scommettiamo che dopo solo due o tre episodi non riuscirete più a mollarla. Per tutti quelli che hanno bisogno di una spintarella diciamo innanzitutto che Master of None è una delle migliori comedy degli ultimi anni, un progetto creato dal comico Aziz Ansari (conosciuto in USA come stand up comedian, in Italia soprattutto per Parks and Recreation) e dal talentoso screenwriter Alan Yang.

Look, it’s not perfect. But… it’s real. It’s life

Aziz Anzari è un piccolo genio di 1,68 cm: tre centimetri (dichiarati) in più di Woody Allen e molte cose in comune con la leggenda ottantenne della commedia. Master of None è l’estensione della sua comicità sofisticata, metropolitana e personale che raccoglie l’eredità di Allen; il risultato è una storia parzialmente autobiografica, un po’ hipster ma molto realistica, messa in scena attraverso il personaggio di Dev (l’alter ego di Ansari), un trentenne newyorkese aspirante attore e di origini indiane. Raccontando la vita quotidiana di Dev, Master of None affronta con un occhio leggero ma mai banale i temi più delicati della vita, da un punto di vista estremamente contemporaneo: l’amore, la famiglia, i figli, la multiculturalità, il lavoro, in un ritratto umoristico che non si perde nelle critiche o nel dare risposte ma semplicemente dipinge efficacemente una generazione. La generazione è quella dei 30/40enni, statunitense ma anche universale, impossibilitati e crescere dalle circostanze ma anche dalla volontà, incastrati tra il mondo e le aspirazioni ereditate dei genitori e una realtà in continuo movimento e trasformazione, troppo precaria e interessante per far pensare di mettere radici definitiva. Aziz/Dev è un eroe imperfetto ma emozionalmente onesto, divertente, autoironico, femminista, che vi conquisterà e vi farà identificare con il suo humor, anzi non escludo che finirete a rincorrerlo per un autografo lungo le strade di Modena.