Abitiamo un tempo fuori dall’ordinario.
Ormai è noto, come nota è la parentesi buia e complessa in cui sono invischiate scuola, istruzione, didattica ed educazione.

Il sistema scuola, e con esso chi lo muove, fa davvero fatica a riemergere, incapace di fare tesoro dell’esperienza, incapace di farsi trovare pronto, di difendersi, di riprogettarsi. Fa fatica, ma resiste; continua ad esistere, attraverso schermi, solitudini, studenti in pigiama o preoccupati e distanziati, insieme a docenti il più delle volte agguerriti, desolati a tratti, preoccupati e distanziati.

John Belushi in Animal House rende famoso il detto “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, vero; se si è pronti, capaci e liberi di mettersi in gioco.

Il gioco si è fatto impegnativo e, a Modena, FMAV – Fondazione Modena Arti Visive diventa una realtà educativa che ha saputo leggere il primo inaspettato, straordinario lockdown di marzo, e ha saputo riprogettarsi, rimodularsi, riproporsi, per continuare ad essere incontro ed esperienza educativa, nonché luogo di didattica, scendendo in campo in forme diverse.

 

Fondazione Modena Arti Visive

Fondazione Modena Arti Visive nasce nel 2017 come azione ideata e promossa dalla Fondazione di Modena e dal Comune di Modena, con lo scopo di integrare e far incontrare tre istituzioni culturali della città: Fondazione Fotografia, il Museo della Figurina e la Galleria Civica di Modena.

FMAV nasce per essere luogo di produzione artistico-culturale e centro di formazione professionale in materia di arti visive, immagine e cultura dell’arte, proponendo corsi di alta formazione, corsi serali e master, ma anche laboratori, corsi brevi, conferenze, attività a sostegno delle scuole, oltre ad organizzare e curare performance e mostre che arricchiscono il patrimonio territoriale.

 

La didattica di FMAV

La sezione rivolta alla didattica di FMAV per le scuole riparte dopo l’esperienza di lockdown e didattica a distanza, consapevole che nulla può surrogare l’esperienza live, quella in presenza, ma che bisogna far in modo di esserci e di continuare a fare didattica, programmando e scegliendo nuove forme di interazione con le classi che garantiscano la qualità e l’autenticità dell’esperienza educativa.

Con l’aiuto e la consulenza di Cristina Francucci, neo direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, il Dipartimento Educativo si propone dal 2018 con tante e diverse attività rivolte alle scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, facendo scoprire l’importanza delle arti visive e la potenza delle immagini ai più piccoli e ai prossimi giovani adulti.

La vera ricchezza è l’essersi fermati ad osservare il tempo obbligato della distanza, e averne imparato l’importanza di essere flessibili, modulabili, innovativi e anche un po’ rivoluzionari.

Un po’ la rivoluzione ma molto più, il voler fare didattica in modi nuovi porta alla scelta potentissima e allo stesso tempo delicatissima di puntare tanto anche sui docenti delle classi a cui le attività sono rivolte.

 

Un percorso formativo per il docente

Alcune delle proposte rivolte alle scuole diventano un vero e proprio mini percorso formativo per il docente, che seguito da un operatore specializzato di FMAV, impara e diventa strumento per portare l’attività ai propri studenti.

Questa modalità prevede un incontro preliminare, in cui ogni insegnante approfondisce il significato estetico dell’attività e i suoi temi fondanti, acquisendo la metodologia didattica appropriata e la strategia educativa scelta per affrontare e spiegare le diverse esperienze.

Attrezzato di un kit comprensivo di tutti i materiali necessari per condurre il laboratorio/esperienza in classe, può portare FMAV e le sue proposte a scuola in maniera autonoma, sempre accompagnato e supportato dall’operatore, in presenza o da remoto.

Al termine delle attività poi è previsto un momento di condivisione, verifica e confronto sui materiali prodotti e sull’esperienza, per leggere ciò che si è vissuto ed imparare facendo.

 

Narrare il lockdown

Oltre alle scelta preziosissima di rendere gli insegnati strumenti dell’arte, accreditando il lavoro fatto con certificazione formativa, Fondazione Modena Arti Visive si racconta e sperimenta attraverso tante, tantissime attività ed esperienze diverse, proponendo stimoli narrativi mai uguali, e arricchiti di contenuti multimediali che rendano possibile la “presenza a distanza”.

Parlando di tutto questo con Claudia Fini, coordinatrice del Dipartimento Educativo FMAV, la cosa importante che emerge è che tanti metodi di far fare laboratorio, tanti contenuti multimediali creati apposta per intervenire durante questo periodo, rimarranno in essere anche con il ritorno alla presenza.

Anche questo è un modo rivoluzionario di narrare il lockdown, senza cancellare tutto ciò che è stato per tornare con un salto spazio-tempo alla “normalità” di fine emergenza, ma per evolvere e gratificare tutto ciò che si è messo in campo e in moto in questi mesi che stiamo vivendo, in cui studiamo e impariamo.

Ultima piccola rivoluzione, che di nuovo ha davvero il sapore del voler fare educazione inclusiva e accessibile, tutte queste attività sono gratuite.

Non è poco, ed è bellissimo.