Tra poche ore avrà inizio il festivalfilosofia 2020, quest’anno dedicato al tema #macchine, in programma dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo. Una ventesima edizione molto particolare, sottoposta a protocolli e dispositivi di distanziamento, con gli appuntamenti nelle piazze accessibili tramite prenotazione online.
Oltre 200 appuntamenti gratuiti: le 40 e più lezioni magistrali, da sempre il cuore di questa manifestazione, saranno affiancate da un vasto programma che coinvolge mostre, performance teatrali e musicali, letture e laboratori. Noi di MoCu ci siamo dedicati a questa seconda parte del programma per provare a raccontarvi, secondo noi, cosa valga la pena non perdere per vivere appieno la nostra città in questo weekend. Non è stato affatto facile scegliere e siamo sicuri ci saranno tanti altri appuntamenti degni di nota oltre ai, ormai famosi, 10+1 consigli di MoCu.

 

festivalfilosofia festival filosofia MoCu Modena Cultura 2020

1. Soundtracks – Metropolis

Sabato 19 settembre 2020 h. 21:00
Modena – Palazzo Santa Margherita – Chiostro
Ingresso gratuito

Sonorizzazione dal vivo di “Metropolis” di Fritz Lang (1927)
Special guest: Stefano Pilia
A cura di: Centro Musica Comune di ModenaProgetto Sonda azione Residenze Artistiche, Associazione culturale MUSE – progetto Arts & Jam, con il contributo di Fondazione di Modena e Regione Emilia-Romagna.

Protagonista della serata sarà il capolavoro di Fritz Lang “Metropolis”, pietra miliare della cinematografia di fantascienza, che già nel 1927 immaginava un futuro distopico in cui le macchine, gli automi e l’industrializzazione avrebbero soggiogato la vita dell’uomo.

Prenotazioni
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2. Alice Padovani. Archival impulse or the museum-machine

Venerdì 18 settembre ore 10.00 – 23.00
Sabato 19 settembre ore 10.00 – 23.00
Domenica 20 settembre ore 9.00 – 21.00
Modena – Palazzo dei Musei – Lapidario Romano dei Musei Civici

Largo Porta Sant’Agostino, 337 – 41121 Modena

Installazione site – specific
A cura di: Musei Civici di Modena
L’artista sarà presente in tutte e tre le giornate negli orari indicati.

Alice Padovani, artista modenese di cui abbiamo scritto in diverse occasioni, proporrà un’azione performativa nella prima giornata del festivalfilosofia dando vita ad una installazione effimera sui pavimenti del Lapidario Romano che sarà visitabile nella sua interezza fino alla sera di domenica 20 settembre. Una serie di disegni che riproducono gli oggetti delle raccolte del Museo Civico scelti per l’azione performativa saranno esposti su tavoli sin dal mattino di venerdì 18 settembre.

Tel. 059 2033122
musei.civici@comune.modena.it
www.museicivici.modena.it

 

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3. LABADANzky. PIG-MAGLIONE

Venerdì 18 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 19 settembre ore 9.00 – 23.00
Domenica 20 settembre ore 9.00 – 21.00
Modena – Bottega Consorzio Creativo
via dello Zono, 5

Installazione ibrida e perturbante
A cura di: Consorzio Creativo
L’artista installerà il grande robot venerdì 18 all’apertura del Festival, dando dimostrazione del processo di montaggio.

LABADANzky, street artist genovese, allestisce un’installazione urbana monumentale all’esterno del Consorzio Creativo, a due passi da Piazza XX Settembre.
L’artista utilizza oggetti che hanno ormai finito il loro ciclo vitale come materia prima per le sue opere: vecchi elettrodomestici, tecnologia obsoleta, imballaggi.
Trasformando i rottami in tecnologia futuristica LABADANzky darà vita ad un’entità ibrida, robotica, che vuole far riflettere sul concetto di innovazione e obsolescenza (cosa e quando è obsoleto?), ma che si riferisce anche all’impulso umano di conferire attributi antropici ad oggetti inanimati (come nella leggenda greca di Pigmalione).
L’allestimento comprende una grande opera monumentale all’esterno e una selezione di opere all’interno dello spazio.

www.consorziocreativo.it
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4. Mark O’ConnellTransumanesimo

Domenica 20 settembre 2020 16:00
Carpi – Piazza Martiri

Un caso di millenarismo tecnologico
traduzione in oversound

Mark O’Connell è un giornalista e critico irlandese specializzato nell’impatto delle tecnologie sugli stili di vita e negli scenari del futuro prossimo venturo.
Ha scritto Notes from an Apocalypse. A Personal Journey to the End of the World and Back (2020) e To Be a Machine. Adventures Between Cyborgs, Utopians, Hackers, and the Futurists Solving the Modest Problem of Death (2017), che ha ricevuto il Wellcome Book Prize 2018, il Rooney Prize 2019 per la letteratura irlandese ed è stato selezionato per il Baillie Gifford Prize for Non-Fiction. Collabora con “The New York Times Magazine”, “Slate” e “The Guardian”.
Tra i suoi libri tradotti in lingua italiana: Essere una macchina. Un viaggio attraverso cyborg, utopisti, hacker e futurologi per risolvere il modesto problema della morte (Milano 2018).

 

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5. Jacopo Valentini. Superlunare

L’esperienza è fruibile in qualsiasi orario durante i tre giorni del festival
Modena – Galleria Antonio Verolino
Piazza Roma, angolo via Farini

Distanze celesti e distanziamenti terrestri
Produzione: Galleria Antonio Verolino
Venerdì 18 settembre l’artista e il gallerista saranno presenti in galleria

In questa occasione il progetto Superlunare è da considerarsi alla sua prima condivisione pubblica.
In relazione al tema annuale proposto dal festival e alla situazione che stiamo trascorrendo, il dispositivo principale di questa esposizione sarà la vetrina, da considerarsi sia come un limite, ma anche come un macchinario di fruizione. La vetrina principale sarà quella di Galleria Antonio Verolino, oltre a questa ci saranno altri 2/3 punti di riflessione posti all’interno dell’antica cinta muraria.
Attraverso questo dispositivo, che per sua natura  conserva ed esibisce il suo contenuto, l’evento superluna viene reso disponibile in una forma rinnovata che perdura nel tempo. Nell’immediato, agli occhi dello spettatore questa potrebbe apparire come qualcosa di non usuale, non del tutto accessibile: è quasi una compensazione dell’esserne distanti.
Limite: impossibilità di recepire al tatto ciò che si vede, la lontananza fisica impostaci preserva la collettività prossima.

 

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6. Macchine da ricucire. Un percorso tra le trame, i volti e gli ingranaggi dell’industria tessile.

Venerdì 18 settembre ore 16.00 – 21.00
Sabato 19 settembre ore 10.00 – 13.30; 16.00 – 21.00
Domenica 20 settembre ore 10.00 – 13.30; 16.00 – 21.00
Modena – Chiostro del Seminario Metropolitano
Corso Canalchiaro 149, Modena

A cura di: Centro missionario diocesano-animazione e formazione Modena

Persone o macchine per cucire? Esseri Umani o consumatori ossessivi? Terra Madre o suolo da prosciugare e acque da inquinare?
Due fili si intrecciano in un percorso di storie, volti, abiti, specchi e suoni per mostrare luci ed ombre del sistema economico in cui siamo immersi.
Il laboratorio esperienziale proposto dal Centro Missionario Diocesano di Modena vuole portare alla riflessione sul concetto di uomo-macchina, declinato nello sguardo all’industria tessile come macchina di cui l’uomo è parte e ingranaggio.L’obiettivo della proposta è quello di offrire strumenti per provare a cambiare prospettiva, vedere le cose con un altro sguardo e riflettere sulla necessità di un cambiamento radicale di paradigma in economia. Da un’economia del benessere e del profitto, ad un’economia che sia cura, che metta al centro le persone, le relazioni e l’ambiente. Da un essere umano schiavo della macchina economico-sociale corrente, a un essere umano svincolato, consapevole e libero. Durante il percorso saranno rappresentate alcune giovani realtà modenesi che lavorano con mani, mente e cuore per creare in modo “giusto”.

 

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7. Daniele Alef Grillo. Passengers from surmodernity

Venerdi e sabato dalle 9.00 alle 23.00
Domenica 10.00 – 20.00
Modena – Gate 26A
Via Carteria, 26A

Installazione video
A cura di: Gate26A

Sabato 19 dalle 18.00 presenza dell’artista nello spazio.

Alphabox è uno strumento di ‘percezione aumentata creato dall’artista Daniele Alef Grillo. Il video all’interno del dispositivo, conduce lo spettatore ad un viaggio virtuale che racconta l’insediamento dell’uomo sulla terra.
Ispirato alla teoria dei non-luoghi di Marc Augé, il video mette in risalto il rapporto tra l’uomo e il paesaggio tecnologico contemporaneo, ovvero come le tecnologie modificano la nostra relazione e percezione dell’ambiente circostante.
Attraverso una esperienza che tende a saturare il sistema percettivo, il video costringe l’osservatore a mettere in discussione il proprio ruolo: navigare nella realtà diventa un gioco sottile tra guidare ed essere guidati.
In questa condizione è difficile definire chi sia padrone della visione, chi decida la direzione del viaggio.

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8. Le macchine di Munari

Venerdì 18 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 19 settembre ore 9.00 – 23.00
Domenica 20 settembre ore 9.00 – 21.00
Carpi – Palazzo dei Pio – Sala Estense
Piazza Martiri

Installazione ispirata ai libri di Bruno Munari
A cura di: Castello dei ragazzi, Corraini Edizioni

Con la tipica leggerezza dell’autore, “Le macchine di Munari” ci illustra come funziona un agitatore di code per cani pigri o un misuratore automatico del tempo di cottura per uova sode, meravigliandoci con sofisticati meccanismi rigorosamente immaginari.  In occasione di Festivalfilosofia entriamo negli “ingranaggi” dell’invenzione e della ricerca che ha sempre accompagnato il lavoro dell’artista e lo facciamo percorrendo le pagine di questo libro fino ad arrivare ad una grande installazione ispirata ad una delle sue macchine. Ai bambini visitatori verrà donato un kit laboratoriale per progettare, a casa, una macchina inedita e originale.

Info e prenotazioni

 

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9. Progetti per una protesi sportiva

Venerdì 18 settembre ore 10.00 – 23.00
Sabato 19 settembre ore 10.00 – 23.00
Domenica 20 settembre ore 10.00 – 20.00
Modena – Complesso San Paolo
Via Francesco Selmi, 67

IED for Martina Caironi
A cura di: IED – Istituto Europeo di Design

In occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2021, IED Milano ha organizzato un contest fra gli studenti con l’obiettivo di realizzare una decorazione delle protesi che saranno impiegate in gara da Martina Caironi, atleta paralimpica detentrice dei record del mondo nei 100metri e nel salto in lungo.
Un modo per raccontare in maniera diversa la sofisticata tecnologia impiegata nella protesica, specie se legata alla dimensione della performance sportiva.
In mostra 18 progetti realizzati dagli studenti di 5 diversi Master IED (Creative Direction, Graphic Design, Fashion Design, Design – Innovation Strategy and Product, Brand Management and Communication), con i due progetti vincitori e una menzione speciale.

 

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10. Questione di Etichetta

Sabato 19 settembre ore 16.30 – 21.30
Domenica 20 settembre ore 10.00 – 13.00
Sassuolo – URP
Piazza Giuseppe Garibaldi, 56

Stampare pensieri con procedimenti industriali
Conducono: Clemente Ingenito e Carla Miselli
A cura di: Centro Studi S.T.A.S.A. Centro Studi Trasporto Aereo Sistemi Avanzati – Sicurezza e Ambiente

La trans-disciplinarità nelle conoscenze ingegneristiche e l’importanza di far dialogare l’ingegneria con le scienze sociali, economiche, e mediche sono i temi al centro del progetto sulle etichette filosofiche. Esperti di interazione uomo-macchina ed ingegneri sono a disposizione per promuovere un dialogo aperto verso la cittadinanza. Il pubblico potrà interagire con una innovativa stampante industriale. La funzione simbolica è quella di stampare le idee per etichettare non più gli oggetti, ma pensieri, idee, creatività. Verranno distribuite etichette con il logo del Festival e dell’Ordine Ingegneri Modena.

 

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+1 dedicato anche ai più piccoli
Il mio super-robot

Sabato 19 settembre ore 15; 15.45; 16.30; 17.15; 18
Domenica 20 settembre ore 10; 10.45; 11.30
Modena – Palazzo Santa Margherita
Corso Canal Grande, 103

Laboratorio per bambini e genitori, dai 4 anni in su
A cura di: Fondazione Modena Arti Visive

Un laboratorio per rivivere i mitici robottoni giapponesi degli anni ‘70 e ’80, Mazinga, Jeeg Robot, Daitarn III: giganti di metallo dai super poteri, pilotati da giovani eroi che difendono la Terra da un nemico che vuole conquistarla. Accompagnati dai genitori, i bambini rivivranno le storie di queste macchine leggendarie e costruiranno la maschera del proprio personale super-robot.

Il laboratorio è collegato alla mostra Anime Manga. Storie di maghette, calciatori e robottoni

Prenotazioni: edu@fmav.org
tel: 059 224418 / 059 2032919
Info e approfondimenti

 

Consiglio extra

DIG è un’associazione non-profit che sostiene il giornalismo investigativo in Italia e nel mondo, sostenendo i reporter affamati di verità e valorizzando il lavoro dei freelance.
DIG è una casa per i giornalisti che si dedicano a inchieste e reportage: a loro offre contatti con i broadcaster europei e premi per produrre storie importanti.
DIG è un punto di riferimento per l’aggiornamento professionale: organizza corsi e contribuisce alla formazione della prossima generazione di reporter.
DIG è un network che opera in europa collaborando con soggetti che si occupano di giornalismo di qualità: scuole, centri di ricerca, festival, fondazioni, consorzi.

DIG è presente nel programma del festivalfilosofia dedicato al tema #macchine con la proiezione del documentario “XY Chelsea” di Tim Travers Hawkins (Dogwoof), alla presenza del regista.

Appuntamento venerdì 18 settembre alle 21 presso il Cinema Astra di Modena

Chelsea Manning è l’archetipo della whistleblower contemporanea. Nel 2010 consegnò a WikiLeaks oltre 600mila documenti riservati o segreti dell’esercito e dell’intelligence statunitensi, contribuendo in modo dirompente alla comprensione di alcuni dei maggiori conflitti dell’era contemporanea. Il documentario “XY Chelsea” del regista Tim Travers Hawkins racconta la storia di Manning, il suo percorso personale e identitario e la sua terribile odissea legale, che l’ha vista condannata a 35 anni di carcere per essere stata una fonte giornalistica. La storia di Chelsea Manning è emblematica per comprendere il rapporto tra libertà di stampa, hacking, informazione e attivismo nell’era digitale.