Terzo appuntamento con #3settimane33giri, la rubrica curata da Radio Antenna 1 che per tre settimane, con circa centocinquanta album, ci aiuterà a scandire le nostre giornate. I consigli di oggi sono della Lara Mammi.

New World Order – Curtis Mayfield

1996 – Warner Bros. Records
artwork di: sconosciuto

Quella sera Curtis stava cantando, sul palco.
Improvvisamente le luci di scena gli piombarono addosso.
Si ritrovò paralizzato dal collo in giù. Braccia e gambe completamente inerti.
Il giorno in cui lo riportarono a casa dall’ospedale, fu appoggiato sul pavimento, sopra una coperta.
I suoi sei figli piccoli si rannicchiarono intorno a lui, e dormirono così tutti insieme. Per terra.
Mayfield ha dovuto affrontare molte cose che le persone normali non conoscono. Ha dovuto imparare di nuovo a vivere e lavorare, ma in maniera diversa. Questo è il suo ultimo disco.

Motives For Writing – Wim Mertens

1989 – Les Disques Du Crépuscule
artwork di: sconosciuto

“Sono un essere umano, e non ritengo a me estraneo nulla di umano”. Un disco per questa umanità malata, contraddittoria e inaridita; preoccupata per le piccolezze, ma sensibile nei confronti della bellezza. L’uomo può essere libero nella sua intelligenza, e può essere profondo quanto una divinità nella sua ricchezza dei sentimenti.

A Son – Pan American

2019 – Kranky
artwork di: Kranky

Nelle regioni del nord dell’Italia si narra di creature fantastiche, ricorrenti nel folklore europeo: sono chiamati Servan. Molto simili alle fate. Le vecchie mettono in guardia i bambini da loro, perché i Servan provano sempre a scambiare i loro neonati, deformi e spesso malati, con bambini belli e sani. Il sostituto si può riconoscere perché è estremamente intelligente, molto più di un bambino umano normale, ma impacciato nei movimenti e con un comportamento strano, differente rispetto a quello umano. Si dice che basti preparare una camomilla, e versarla in un guscio d’uovo. A questo punto, il Servan dovrebbe dire “In tanti anni della mia esistenza ne ho viste di cose, ma mai versare della camomilla in un guscio d’uovo…“, per poi sparire.

Roots – Sepultura

1996 – Roadrunner
artwork di: Roadrunner Records

Quando ci si taglia, a distanza di pochi minuti il sangue inizia a coagularsi, riempiendo gli spazi nel margine lasciato vuoto dal taglio. In questo modo, i bordi della ferita si disidratano e favorendo la formazione della crosta. Per non compromettere i tempi di guarigione della ferita, non va grattata via la crosta. Bisognerebbe lasciarla cadere da sola, per seguire il corso naturale della guarigione. Eppure, non succede mai: sulla pelle rimane sempre una cicatrice più evidente del dovuto.

Legno – Egle Sommacal

2007 – Unhip Records
artwork di: sconosciuto

Questo disco è uno zaino. Va indossato quando si parte per vagare in territori sconosciuti. Per portare con sé qualcosa di familiare, di rassicurante. Di personale. Per avere qualcosa che ci riporti a casa, dalle persone che ci vogliono bene. Per fermarsi nel pieno della notte, e riposare.
Per scaldarsi.